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FILM 27/02/2014

Il folk è un freddo viaggio invernale


Vincitore del Grande Premio Giuria al Festival di Cannes del 2013, Inside Llewyn Davis è la rappresentazione degli angoli spesso non spolverati della scena musicale newyorkese del 1961, quando sul palco principale del Greenwich Village cresceva sempre più colui che diventerà presto Bob Dylan.
Eccezionale la musica di T. Bone Burnett, già vincitore dei Grammy Awards con la colonna sonora di O Brother, Where Art You?, e dell’Academy per la sua canzone The Weary Kind del film Crazy Heart. I fratelli Cohen alla regia non si fanno mancare nulla e ci hanno abituati a vedere capolavori artistici innegabilmente raffinati. Questo è un fronte d’aria gelida nello scoppiettante calderone rock della East Side.

Davis (Oscar Isaac), cantante di un duo folk, rimane solo dopo che il compagno musicale di una vita si è gettato dal George Washington Bridge. “Uno si getta dal Brooklyn Bridge, tradizionalmente”: oltre al danno la beffa senza tregua di un ingombrante Roland Turner (John Goodman). Senza fama e senza lode parte da New York verso Chicago in un viaggio troppo breve per le troppe difficoltà che incontra. Sia chiaro, a volte gli ostacoli se li crea da solo: i rapporti interpersonali non sono il suo forte, soprattutto per quanto riguarda le donne. Ma con la musica è tutta un’altra storia. La sua strada per gl’inferi viene aperta da una guida felina. Llewyn la segue, finché la abbandona insieme alla speranza a metà del viaggio. Che poi, lo sappiamo tutti: Ulisse, a casa, ha la sua Penelope che lo aspetta. Llewyn Davis forse no. Ma a noi, i Cohen, ci piacciono così: cinici, keourachiani e tristemente bohemién.


scritto da Annamaria Imperiale fonte Sito ufficiale