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SPECIALI 03/03/2013

Dopo anni di difficoltà, la comunità degli effetti speciali si prepara a lottare


Quando il team degli effetti speciali di "Vita di Pi" ha ricevuto l'Oscar agli ultimi Academy Awards, il pubblico ha provato disagio nel momento in cui il roboante crescendo del tema di "Jaws" ha sovrastato la voce di Bill Westenhofer a metà discorso. Per la comunità degli effetti speciali questa è stata la ciliegina sulla torta, l’ennesimo di una lunga serie di affronti e di insulti da parte di Hollywood nei confronti dell’industria dei visual effects. Gettando benzina sul fuoco, il regista Ang Lee ha tralasciato di ringraziare il team degli effetti speciali nel suo discorso di ringraziamento, esprimendo poi l’auspicio che questa parte della produzione possa essere "meno cara". Per gli esperti di effetti speciali la notte degli Oscar è stata l'ultima goccia che fa traboccare il vaso.

Da parecchi anni ormai la comunità degli effetti speciali vive enormi difficoltà, in gran parte per via della competizione di quelle società straniere ampiamente sostenute a livello statale. Si tratta di un'industria senza sindacato che ha patito migliaia di licenziamenti nonché la bancarotta di due delle quattro maggiori compagnie. Persino la Rhythm & Hues di Bill Westenhofer, vincitrice agli Oscar per "Vita di Pi", ha avviato la procedura di fallimento.

Questi esponenti dell'industria, solitamente silenziosi, stanno ora organizzando una protesta per cambiare le cose. Sul web, i sostenitori e i membri della comunità degli effetti speciali hanno messo come foto profilo nei social network la sola immagine di uno “schermo verde”, per segnalare che senza gli effetti speciali "il tuo film sarebbe così". Gli studi cinematografici devono ancora rispondere alle richieste, irritando ulteriormente la comunità. Un anonimo professionista degli effetti speciali dice: "Se gli studios non sono disposti a sedersi con noi al tavolo delle trattative per discutere di un cambiamento, dovremo ricorrere all'astensione dal lavoro".
In un periodo in cui molti blockbuster estivi, in genere fortemente dipendenti dagli effetti speciali, sono in fase di post-produzione, uno sciopero della comunità avrebbe effetti devastanti per Hollywood.


scritto da Anna Kim tradotto da Daniel Bellomo