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Jennifer Lawrence
FILM 09/01/2014

Dopo “The Fighter” e “Il lato positivo” David O. Russell fa di nuovo centro


Davanti allo specchio un Christian Bale quasi irriconoscibile, ingrassato di venti chili, si pettina con cura l’elaborato riporto, fissandolo con una specie di colla e della lacca. La macchina da presa indugia a lungo su di lui con un’inquadratura muta. Inizia così “American Hustle”, mettendo subito in scena il rapporto tra realtà e finzione che farà da leitmotiv a tutto il film.
L’inganno, sotto forma di truffe, doppi giochi e false identità di cui nessuno dei protagonisti può fare a meno, sembra incarnarsi nelle loro improbabili acconciature, dal sopracitato riporto alla fintissima capigliatura di Jeremy Renner, passando per i fitti ricci di Bradley Cooper (mitico nella scena in cui sfoggia i bigodini!).

Il film è una girandola di finzioni e bugie in cui brillano come gemme rare preziosi attimi di verità (Irving e Sidney che ballano sulle note di Duke Ellington o che si baciano in mezzo ai vestiti della lavanderia). In un mondo in cui anche i dipinti esposti al museo possono essere falsi e in cui nulla è quello che sembra, solo l’amore può tirar fuori quel che siamo davvero e renderci autentici.
L’apparenza inganna, come recita il sottotitolo italiano, e molti luoghi comuni vengono rovesciati: il politico corrotto in fondo è una brava persona, il truffatore si rivela capace di dire la verità, il poliziotto forse è peggiore dei delinquenti e l’amante ci è più simpatica della moglie.
Un aneddoto incompiuto ci accompagna come un tormentone per tutto il film. Lo racconta il capo di Richie, ricordando quella volta in cui il padre portò lui e il fratello a pescare sul ghiaccio. Il finale non viene svelato e la morale della storiella rimane un mistero.

Ho amato molto “The Fighter”, “Il lato positivo” e quest’ultimo “American Hustle”. C’è un filo rosso che li lega e che va al di là di un’abile regia e delle grandi interpretazioni di un cast ricorrente (Christian Bale e Amy Adams già in “The Fighter”; Bradley Cooper, Jennifer Lawrence e De Niro ne “Il lato positivo”).
“Di cosa parla questa storia?”, chiede Richie al suo capo. Mi piace quando, da spettatrice, riesco a dare una risposta. Con vicende e approcci diversi i film di David O. Russell dicono tutti una cosa: cambiare rotta ed essere felici è possibile.


scritto da Silvia Gilardi