Addio al Duca Bianco
I riflettori si sono spenti nella notte del 10 gennaio: Bowie non è purtroppo riuscito a sconfiggere la sua malattia.
Risulta sempre difficile, confrontandosi con notizie come questa, sintetizzare in poche righe e rendere omaggio ad un artista di tale calibro.
Ci lascia all'età di 69 anni David Bowie, l'eclettico Duca Bianco del rock che per anni ha saputo reinventarsi e stupire. Il cancro ai polmoni, che da ormai da 18 mesi lo affliggeva, ha avuto la meglio.
Attivo fin dalla metà degli anni sessanta Bowie è senza dubbio stato una costante nel panorama musicale, mai scontato e prevedibile ma versatile e creativo ha saputo reinventare nel tempo non solo il suo stile ma anche la sua immagine, spaziando tra i generi musicali più diversi.
Altra costante negli anni sono stati i suoi fan, sempre a milioni.
Sembrano essere stati i primi ad identificare l'ultimo album, dal nome "Blackstar", uscito solo due giorni prima della morte dell'artista, come suo testamento.
Ci lascia dunque così, d'un tratto, inaspettatamente, e ci stupisce un'ultima volta facendoci dono del suo ultimo geniale lavoro.
"Blackstar", da cui prende il nome anche il singolo uscito lo scorso 20 novembre, è senza dubbio un album complesso e dai toni cupi, a tratti inquietanti, ma ben lontano da una visione pessimista.
E allora ci piace salutarlo così, con la positività delle sue stesse parole che suggellano un altro grande brano -sempre dell'album "Blackstar"- Lazarus: "Sai, io sarò libero proprio come quel sialia. Ora non è proprio come me?".
scritto da Francesca Cucinotta fonte Corriere.it