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LIFESTYLE e CULTURA 03/03/2016

il FAI organizza un ciclo di visite alla riscoperta dell'Albergo Diurno Venezia, a novant'anni dalla sua originaria apertura


Poco conosciuto tanto a livello nazionale quanto a livello regionale, l'Albergo Diurno Venezia si può considerare un vero e proprio fiore all'occhiello del patrimonio culturale milanese.
Situato nel sottosuolo dell'odierna piazza Oberdan, questo è senza dubbio un luogo di grande fascino, caratterizzato da una storia lunga e tortuosa.
Progettato, realizzato ed inaugurato tra il 1923 e il 1926 dall'architetto Piero Portaluppi, si potrebbe definire come "centro servizi per i viaggiatori".
Era infatti possibile trovare all'interno di questa gigantesca struttura diversi servizi quali: terme, bagni pubblici, negozi di barbiere, di viaggio, manicure, fotografi; tutti orientati verso un meraviglioso salone a colonne.
Nonostante splendore e funzionalità, l'Albergo Diurno fu a poco a poco chiuso.
Si partì dalle terme nel 1985, fino ad arrivare all'ultimo negozio, quello di un barbiere, chiuso nel 2006.

Oggi, dopo molti anni di abbandono e decadimento, grazie al recupero della struttura principalmente sostenuto dal FAI, questa magnifica testimonianza architettonica prende nuovamente vita.
Solo in alcuni giorni di questi mesi - 27 febbraio e 2 aprile per gli iscritti FAI, 5 marzo e 24 aprile per tutto il pubblico - sarà infatti possibile visitare questo universo sotterraneo, di recente riportato al suo affascinante, originario aspetto dal sapore vintage.
Grazie ai volontari FAI della delegazione di Milano e con la supervisione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di quest'ultima, una nuova esperienza ci attende. Non rimane dunque che armarsi di macchina fotografica ed immergersi in una Milano sotterranea dai tratti tutti déco.


scritto da Francesca Cucinotta fonte fondoambiente.it