Matteo Garrone al Miff in nome dell'amicizia e del buon cinema
Serata d'eccezione alla XVI edizione del MIFF con Matteo Garrone ospite d'onore per il corto
Anche Matteo Garrone era in sala, ieri, fra il pubblico del MIFF. Una conferma del potere di attrazione del buon cinema. In questo caso è stato un corto a far accorrere uno dei più grandi registi italiani degli ultimi tempi nella sala Duecento dell’Anteo, per la seconda serata del Festival internazionale del Cinema di Milano.
In jeans e t-shirt, Garrone, regista di Gomorra, Reality, il Racconto dei Racconti, ha onorato il Festival della sua presenza nel più completo anonimato, godendosi la serata e sostenendo a suo modo gli amici di “Hello! I’m a producer of Woody Allen”: la produttrice Marina Orlova, che ha anche scritto la sceneggiatura, le musiche e recitato nel film, premiato dal MIFF nella categoria di miglior corto internazionale 15-30 minuti; e il regista Nicola Deorsola, brillante talento emergente, scelto dalla produzione fra tanti altri in Italia.
“Il film è nato dalla mente di Marina, e quando c’è stato bisogno di realizzarlo hanno chiamato me”, ha dichiarato Deorsola dal palco della sala, fiancheggiato dalla bellissima Marina che stringeva fieramente il Cavallo di Leonardo, la statuetta del MIFF in grado di attirare giovani creativi da tutto il mondo da ormai 16 anni. Deorsola, dopo aver esordito nel 2010 con il lungometraggio Vorrei vederti ballare, ha conosciuto Matteo Garrone e collaborato con lui prima nel backstage di Reality, e poi come aiuto regista nel suo ultimo capolavoro, Il Racconto dei Racconti. Per finire poi reclutato nella direzione del gioiellino italo-russo presentato ieri al MIFF. Film ambientato a Roma, perché “Roma mi ha scelto”, ha detto la Orlova, spiegando perché avesse deciso che il set di una storia da tappeto rosso dovesse essere all’Auditorium, sede della Festa del Cinema di Roma, e non invece al Lido di Venezia, o a Cannes.
Probabilmente il ruolo dell’amico Garrone ha avuto la sua influenza, ma in ogni caso il corto, ironico flash sulle illusioni che il mondo dorato dei red carpet crea e distrugge negli esseri umani, ha fatto breccia nella Film Society, l’associazione senza scopo di lucro che lavora senza sosta tutto l’anno per selezionare i film da premiare e mandare in visione in Italia con il MIFF.
Così dopo Giorgio Armani, fotografato sul red carpet dell’edizione speciale Expo del 2015, un’altra serata d’eccezione, impreziosita dalla presenza di uno dei registi italiani più riconosciuti a livello internazionale, è stata seguita dalla proiezione di “Despite the Falling Snow”, film dai toni epici di Shamin Sarif, regista londinese di origini indiane. Un film che ha tenuto il pubblico della sala incollato allo schermo, avvinto da un intrigo di spionaggio internazionale ambientato ai tempi della guerra fredda USA-URSS, e dalla splendida fotografia di David Johnson.
Le sorprese continueranno, assicurano gli organizzatori del MIFF, e c’è tempo fino al 27 luglio per godersi l’estate milanese con il cinema di qualità.
scritto da Laura Lombari