facebook twitter
FILM 14/12/2016

Fuocoammare vince gli EFA come Miglior Documentario e avanza per la statuetta di Hollywood.


Per più di un anno il regista italiano Gianfranco Rosi ha vissuto sull’isola di Lampedusa, per immergersi nell’ambiente e comprendere più da vicino come si sussegue la vita quotidiana di quest’isola, confine simbolico d’Europa.
Il documentario racconta i destini incrociati di chi a Lampedusa vive e lavora e di chi a Lampedusa arriva invece per fuggire. L’incontro di questi due destini si realizza nella figura di un solo uomo, il medico Pietro Bartólo che dirige il poliambulatorio in cui ogni giorno centinaia di persone vengono visitate appena toccano il suolo dell’isola. E racconta di Samuele, 12 anni, un ragazzino come tanti altri, che va a scuola e che ama i giochi di terra, in un’isola in cui tutto parla di mare, dagli abitanti che ogni giorno in mare ci lavorano, a chi ogni giorno in mare ci muore.
Rosi ci rende partecipi della grande tragedia, attraverso una regia e una fotografia esperta, che ogni giorno si consuma nei nostri mari e delle vite di chi ne è quotidianamente testimone.


Fuocoammare è uscito nelle sale cinematografiche nel febbraio di quest’anno e ha positivamente colpito la critica internazionale tanto da risultare vincitore dell’Orso d’Oro al festival del cinema di Berlino.
Il film è stato presentato all’AFI FEST di Los Angeles lo scorso 17 novembre, è ha vinto come miglior documentario all’EFA 2016, ha ricevuto 4 candidature al David di Donatello ed ora è in corsa come miglior film in lingua straniera agli Oscar 2017.


scritto da Erika Molta