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FILM 04/03/2014

Il cinema introspettivo di Gianni Amelio


Presentato nella sezione "Panorama" al Festival di Berlino, prodotto dall'Istituto Luce Cinecittá, Rai Trade, il Mibact, Cubovision e Econ il sostegno della Regione Lazio, il 6 marzo 2014 esce nelle sale italiane 'Felice chi è diverso', il nuovo film documentario di Gianni Amelio.

È un viaggio-intervista sulle rive altre del Nostro Paese, dove altre sta per gay.
"L'Italia del mondo omosessuale così com'é stato vissuto nel Novecento, dai primi del secolo agli anni '80', la testimonianza di chi ha dovuto subire l'emarginazione di genere per tutta una vita.
L'occhio della macchina da presa si concentra sul sesso forte, ovvero sull'essere uomo e omo in una societá patriarcale e maschilista. La discriminazione fatta di derisioni e prese in giro, soprattutto nel mondo dello spettacolo e della comunicazione: netto é infatti il contrasto tra l'immagine rappresentata negli show e la realtá di chi subisce questo stereotipo. Una censura che non finisce con la guerra, ma che si protrae fino agli ultimi Settanta per poi avviarsi verso tentativi di "liberazione".

Gianni Amelio, dopo aver vinto il Premio Bianchi per 'Il Primo Uomo' nel 2012, idea il progetto: una selezione di 22 persone curata con l'aiuto dell'Arcigay per un totale di 48 ore di girato e 20 interviste montate.
Si presuppone un film low budget di alto profilo. Diverso nel profondo.


scritto da Annamaria Imperiale